Mi impegno per la legalità

La Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, insediata presso il Consiglio regionale della Puglia, tramite la Sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale, ha promosso il bando di concorso “Mi impegno per la legalità”.

Il bando prevede la candidatura di opere letterarie o artistiche o digitali, ed è finalizzato alla promozione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani, per incentivare la partecipazione attiva nella lotta alla criminalità e alla corruzione. Il concorso punta a stimolare la comprensione del tema, anche attraverso una discussione informata da realizzarsi presso le scuole, e un’autonoma elaborazione di pensiero critico da parte degli studenti, anche al di fuori dagli schemi classici delle materie scolastiche.

L’obiettivo è sensibilizzare le giovani generazioni al valore del rispetto delle regole e della lotta alla corruzione, rafforzare la prevenzione delle attività criminose e corruttive, promuovere la cultura della legalità, sia negli studenti impegnati nel concorso, sia nei giovani destinatari dei lavori che saranno premiati, per radicare l’idea che la legalità è conveniente per l’individuo e per la società, non è privazione ma è ciò che permette di vivere liberi senza calpestare i diritti delle altre persone. L’obiettivo è promuovere la costruzione di un messaggio efficace, da rivolgere innanzitutto ai coetanei, mediante la libera creatività dei ragazzi, favorendo lo scambio di informazioni e conoscenze, nonché di messaggi ed esempi positivi. È rivolto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado del territorio della Regione Puglia, che analizzeranno attraverso la creazione di opere letterarie o artistiche o digitali le seguenti tematiche:

- conoscenza e lotta del fenomeno mafioso, della corruzione, delle forme di criminalità e illegalità;

- la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura;

- gestione dei beni confiscati, con particolare riferimento all’uso sociale;

- vittime della mafia e dei fenomeni criminosi.