Se fossero una canzone i musei sarebbero di certo un canto polifonico. Eppure, nella convinzione di molti, troppi, sono non luoghi della memoria dove le opere se ne stanno lì, ferme ferme, e in nessun modo parlano con quello che c’è intorno, accanto, fuori. Io non li ho mai visti così, forse perché non li ho mai immaginati come contenitori di qualcosa piuttosto come grandi grandissimi mulini alimentati dalla memoria e dall’arte. Che sia un reperto o un’opera non importa, l’unica certezza è che in ogni caso si deve ripartire dall’inizio, perché anche la storia più antica si fa ancella nelle mani del futuro.
Ecco che, allora, visti da questa latitudine, i musei e le loro collezioni costituiscono una delle piattaforme più potenti in cui le persone possono ritrovarsi, condividere storie, emozioni. Come le biblioteche, sono il luogo perfetto per nutrirsi di cultura e creatività ma anche una bussola per non perdersi nella Babele di questi giorni così aridi.
Tuttavia, se i musei non dimostrano il loro pieno potenziale come agenti di trasformazione e catalizzatori di sviluppo continueranno a essere percepiti come non essenziali.
Siamo partiti da qui con Aldo Patruno e Luigi De Luca qualche anno fa. Da qui nasce “Smart In”, la strategia regionale per la valorizzazione del patrimonio culturale pugliese. Dall’urgenza di tutela e rilancio di questa immensa bellezza ereditata e dalla consapevolezza che perché questa riuscisse davvero nell’obiettivo di diventare catalizzatrice di interesse bisognava che chi ne fosse responsabile si desse degli obiettivi capaci di guardare al di là del qui e ora, a partire da una governance improntata sulla sostenibilità, l’innovazione, la partecipazione.
Poi, a febbraio 2018, il Governo ha attivato il Sistema Museale Nazionale chiedendo alle Regioni di attrezzarsi per accompagnare i musei nella realizzazione di reti e sistemi territoriali. Inutile dire che è stato un invito a nozze e, allora, facendo leva sui Poli Biblio-Museali, e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese, abbiamo aperto un cantiere per la creazione di una rete regionale dei musei partendo dalle migliori esperienze maturate sul territorio, grazie all'impegno dei Comuni e delle tante altre Istituzioni.
È stato un viaggio bellissimo, ieri il direttore De Luca ne ha presentato i risultati in Consiglio Regionale, perché, come si fa in una famiglia, le belle notizie devono essere condivise con tutti i componenti, anche con quelli che magari sono partiti fuori per l’Università o per lavoro. Io non sono partita ma ricopro un altro ruolo, e no, non era dovuto, per questo non posso che ringraziare tutte e tutti coloro che, ancora una volta, mi hanno fatto sentire parte di questa grande e bellissima scommessa.
La cultura sarà il nostro riscatto, l’ho detto e non mi stancherò mai di ripeterlo, e magari qui a sud saremo anche più piccolini di certi altri al nord ma non saremo mai invisibili perché la bellezza e l’impegno brillano.