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null Bilancio.PMA. Capone: non più un privilegio. Numeri che questa volta significano tantissimo

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Nr.: 2937 del 21/12/2022 15:04
Bilancio

Bilancio.PMA. Capone: non più un privilegio. Numeri che questa volta significano tantissimo

Un milione e mezzo di euro all’anno, per i prossimi tre anni, per sostenere i percorsi di fecondazione assistita delle coppie pugliesi. La procreazione medicalmente assistita non sarà più un privilegio e questo è il frutto dell’emendamento approvato ieri dal Consiglio regionale della Puglia nell’articolato del bilancio preventivo 2023. Il contributo coprirà anche le spese sostenute per la procreazione eterologa all’estero a chi ha un reddito fino a 30mila euro. 

“Un traguardo per cui abbiamo lavorato tanto – ha detto la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone - e che oggi fa scoppiare il cuore di gioia. Chi mi conosce sa che non sono affezionata ai numeri ma questa volta, questi numeri, vogliono dire davvero tantissimo. E ringrazio di cuore le colleghe e i colleghi del Pd e dell'intero Consiglio regionale con cui in questi mesi abbiamo inseguito questo sogno perché è solo grazie all’impegno di tutte e tutti se oggi comincia a profumare di realtà. È talmente vera e talmente giusta questa battaglia che dobbiamo combatterla fino all’ultimo respiro. Certamente sarà una strada tutta in salita, certamente anche questi 4 milioni e mezzo non saranno sufficienti a soddisfare tutte le richieste, e dovremo arrivare a garantire questa opportunità anche a prescindere dal reddito, cosa di cui abbiamo dovuto tenere conto invece stavolta, ma è fondamentale che chi desidera un figlio, e per averlo deve ricorrere alla fecondazione assistita, ha il diritto di farlo vicino casa e a prescindere dal fatto che possa permetterselo o no. Il Salento il suo bellissimo centro ce l’aveva, a Nardò, poi, nel marzo 2020, causa covid, le attività si sono interrotte e non sono state più riprese. Un’eccellenza per il territorio ma, soprattutto, un luogo di speranza: quasi 400 prestazioni l’anno, un’enormità. Alla fine, si è deciso per il trasferimento all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove tutto, però, è rimasto fermo per tre anni. Oggi, finalmente, comincia a intravedersi la luce, grazie al lavoro del commissario Rossi nei prossimi giorni dovrebbe essere attivato il primo livello e nelle prossime settimane partiranno anche le procedure per il secondo. 
Siamo solo all’inizio e non sarà facile ma le battaglie più difficili sono quelle che portano poi alle vittorie più belle, ai sorrisi più luminosi, e arrivano sempre il giorno in cui l’amore ha la meglio sull’amore, come quando uno di questi bellissimi bimbi si stringe tra le braccia della sua mamma coraggiosa”.